Le Vénérable Père Marie-Antoine de Lavaur, capucin, appelé Le Saint de Toulouse (1825-1907)
  
 
 
 
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3. Poesie del Padre Marie-Antoine


       

 La Voce di Maria nella Grotta


  
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Oh dolce, oh santa voce! Non la sentite?

Ascoltate, ascoltate!...Lei parla piano…

Per gustarne la dolcezza, occorre fare silenzio,

Cacciar via ogni paura, sorridere alla speranza.

E’ la voce di una Madre, viene dal suo cuore,

Ella dona all’anima coraggio e felicità.

Mai voce fu più dolce…Voce incantatrice,

Tutta piena d’amore, di tenerezza ineffabile!

Ella parla dal cielo e allieta il nostro esilio,

Ella vi porta la pace, allontana ogni pericolo.

Ella ci dice piano: “Figli miei, coraggio!

Non temete più l’inferno, né Satana, né la sua rabbia,

Ecco che nella mia Grotta, io incateno il suo furore.

Ecco che è prostrato …La gloria, la felicità,

La santa libertà sono state rese alla Francia!”

  A voi i nostri cuori, Maria!...In voi la nostra speranza! 

                                    

                                                                                                                                                                                                                                             (Lettere alla sua famiglia)




 

L'incendio del Convento il 21 giugno 1883

 

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I. La rabbia di Satana

 

 

        I figli di Lucifero, usciti dai neri abissi,

       Hanno varcato nottetempo le mura dei Cappuccini,

        Avevano nelle mani i tizzoni dell’inferno,

     Non volendo altro che arrostire le loro vittime.

“    Spiriti che presidiate i crimini più orribili,

   Ha gridato loro Satana, sulle coste di Tolosa

     C’è un convento che può distruggere i nostri piani.

     Dovete incendiarlo; andate, cuori magnanimi,

     Entratevi senza rumore, non svegliateli,

    Ogni religioso dorme il suo breve sonno,

   Voi li arrostirete tutti; carbonizzate Antoine!

   Quest’Antoine, ecco il nemico per eccellenza!

   E’ lui, è questo monaco terribile e furioso,

    Che spopola senza tregua il nostro impero infernale.”

   Così dice, e venti demóni si scagliano dal loro rifugio

   Contro i religiosi, fumanti di rabbia.

 “Eccoli, gridano, devono bruciare tutti!

    Non lasciamo nulla in piedi in tutto questo monastero.

  Laggiù, sotto quell’archetto, ci sono dei mucchi

  Di scarti di legna secca, di tralci, di canne;

   Portiamoci senza indugio la fiamma assassina!”

  Detto fatto; tutto arde come leggera paglia:

  Mobili, libri, documenti, travi e travicelli.



II. La protezione di Maria.

 

 

I monaci sono riusciti a scampare alla torcia incendiaria;

Nessuno di loro è morto, la cappella è intatta;

Il miracolo è certo, il cantare è così dolce!

Vedendo il fuoco allargarsi, vedendo il vento contrario,

     Père Antoine, in ginocchio,
     dice gettando lo scapolare:
    “Qui, fiamme, fermatevi!”

Le fiamme immediatamente non varcano la barriera,

Anche l’acqua di Lourdes venne a domare il loro furore.

Satana è schiacciato sotto il tallone vittorioso,

La Vergine ha trionfato. Carichi di riconoscenza,

I monaci, tutti in coro, cantano la loro liberazione.

Esaltano la loro Madre, pregano per i loro carnefici,

E vogliono vendicarsi con nuovi benefici.

      Così ci dice di fare Gesù,
    Quando, piegato dalle sue sofferenze,
      Gridò: Padre mio, Perdona,
      Perdona questi poveri peccatori.

 

                                                                          (Lettere alla sua famiglia)




Credo ! Je crois, Spero ! J’espère, Amo ! J’aime


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Credo! Je crois

  

Io credo, oh Gesù, che voi, il Figlio dell’Altissimo,

Siete divenuto Figlio di Maria
Per donarci la vita. Credo!

Mille voci lo canteranno a Betlemme.

Io credo, oh Gesù, che voi, il Dio immortale,

Siete morto per liberarci dalla morte. Credo!

Mille voci lo canteranno sul Calvario.

  

 

Spero! J’espère

 

Io spero, oh Gesù, che voi salverete la Francia,
Che voi farete trionfare la Chiesa, Spero!

Mille voci lo canteranno su quella collina

Dove voi avete detto: Oh Gerusalemme! Io ti avrei salvata

Se, come pulcini sotto l’ala della chioccia,

Tu fossi tornata a rifugiarti nel mio cuore!

Mille voci lo canteranno su quella collina

Dove voi avete detto alla Chiesa tutta intera

Riunita attorno a voi:

Io salgo al cielo, ma resto con te.

Io ho vinto il mondo! Tu vincerai il mondo,
Spero! Spero!



Amo! J’aime

 

Amo il Gesù a Betlemme, dove lui mi ha amato!

Amo il Gesù a Nazareth, dove lui mi ha amato!
Amo il Gesù a Gerusalemme, dove lui mi ha amato!

Amo il Gesù nel Cenacolo, dove lui mi ha amato!

Amo il Gesù nell’Orto degli ulivi, dove lui mi ha amato!

Amo il Gesù nel Pretorio della flagellazione, dove lui mi ha amato!

Amo il Gesù nel Pretorio dell’incoronazione di spine,

Dove lui mi ha amato!

Amo il Gesù nel cammino al Calvario, dove lui mi ha amato!

Amo il Gesù sul Calvario, dove lui mi ha amato!

Amo il Gesù sulla pietra sepolcrale dove lui mi ha amato!

Amo il Gesù della montagna degli Ulivi, dove lui mi ha amato,

Dove lui mi ha benedetto,

E dove mi ha fatto dire da un angelo:

“Colui che sta in cielo ti ama sempre,

E ben presto riscenderà dal cielo

Per prendere con sé tutti gli eletti della terra

E farli cantare con gli angeli e con i santi

Nella patria eterna dei cieli:

Amore! Amore! Amore!






Riconoscenza e amore


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Oh Maria Immacolata, cantate,

Cantate ancora il vostro santo cantico.

Dite ancora una volta, di fronte al cielo ed alla terra

“L’Onnipotente ha fatto in me e per mio mezzo

Grandi cose,

Ed il suo nome è tre volte santo.

Egli ha guardato l’umiltà della sua serva,

E mi ha esaltata,

E tutte le generazioni mi hanno chiamata e mi chiameranno

Beata!

 

E a noi, Signore, lasciaci, dopo Maria,

Dire ancora una volta che le tue vie sono mirabili

e che i pensieri degli uomini non sono mai i tuoi pensieri.

 

(Il Giglio Immacolato)



 


Dal nulla hai créato il mondo



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Signore, Tu cerchi il nulla per operare le tue meraviglie.

Quando hai creato il mondo, tu lo hai fondato sul nulla.

Quando l’hai riscattato, tu hai annientato te stesso.

Ed ora che tu vuoi generarlo di nuovo, tu ti servi ancora

Del nulla.

Chi sono infatti i pastorelli della Salette,

La nostra Germaine de Pibrac o la piccola Bernadette

Di Lourdes?

Così l’uomo viene confuso nel suo orgoglio, così

Satana viene schiacciato,

E tu rimani il solo glorioso ed esaltato nei secoli dei secoli!

 

                                (Il Giglio Immacolato)



 


Il Cammino del Pellegrino 



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Benedetta la voce della pace!

Sia benedetto il Signore, Dio d’Israele, egli ha visitato e salvato

il suo popolo.

Egli ha alzato lo scudo della salvezza nella casa di Davide,

Come l’aveva annunciato per bocca dei Profeti,

Egli ci libererà da tutti i nostri nemici e ci metterà

al riparo dal loro furore.

Egli ha usato misericordia ai nostri padri, egli userà misericordia

anche ai loro figli.

Egli l’ha promesso ad Abramo, egli ci manderà la salvezza.

Allora, liberati da tutti i pericoli, noi potremo

servirlo senza timore.

Trascorreremo i nostri giorni nella santità e nella giustizia.

Signore, sii nostra luce nelle tenebre

E dirigi i nostri passi sulla via della pace.

 

                              (Il Pellegrino Devoto)

 

 

 


Inno all'amore


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Amore, santo amore,

Noi salutiamo in te la perla dell’umanità

E le delizie della nostra vita.

Sei tu, e tu solo, che fai l’uomo grande e felice,

Perché è per te e per te solo che egli somiglia

A Dio, suo Creatore e suo Redentore,

A Dio la cui Trinità non è che un’unica vita

Di perfetto, essenziale ed eterno amore.

A Dio che fattosi carne in terra

E vivendo con Maria e Giuseppe, ha voluto

In questa Trinità terrena,

Darci il modello perfetto dell’amore santo,

E farci imparare, tramite questo amore,

A santificare le famiglie per santificare le nazioni.

 

Gloria dunque, e gloria eterna

All’amore!

                            (La Santa Amicizia)

 

 

 



La vita in convento dopo la cacciata (1903)
Piccolo poema intimo in 6 canti

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1. GESÙ AL CENTRO DELLE NOSTRA VITA

In questo convento così grande, siamo rimasti solo in tre

Del nostro Ordine così santo, a mantenere le sue dolci leggi,

Con noi vive Gesù. Ed il suo santo Tabernacolo

E’ il nostro Paradiso…Là io sento questa verità:

“Imparate da me che sono umile e dolce”.

Non c’è felicità più grande che stare inginocchiati presso di lui.

Quando ci allontaniamo, il nostro cuore rimane presso di lui,

E non vediamo l’ora di ritornarvi.

Ed è la, che bruciando ogni giorno di un nuovo ardore,

Noi consoliamo il suo Cuore per i crimini dei malvagi.

Poi, in raccoglimento, ognuno celebra la sua funzione,

Accettando per amore di Gesù lavoro e sacrificio,

La mano sempre all’opera, e l’occhio sempre al cielo,

Il cuore sempre gioioso e sempre all’erta.


 
2. LA MIA PENNA E' LA MIA SPADA


La mia bocca tace, la penna è la mia spada

Sempre molto veloce, sempre aguzza.

Non potendo più predicare, io combatto il nemico,

Sempre con la penna in mano, senza tregua né pietà.

Se conto i miei anni, sono nella vecchiaia

Ma con l’occhio e l’orecchio, io sono nella giovinezza.

Più aumenta il pericolo, più aumenta il mio vigore

Ed io corro a combattere senza rimorso e senza timore.

 

  

3. LA CUCINA

 

Ruffin fa la guardia alla porta, Hubert cucina,

Cucina senza preparazione, senza condimento: melanzana,

Aglio, cavolo, rapa, fagioli sono i favoriti,

Ma la patata ha il posto d’onore.

L’orto, ci concedeva largamente per condividere

Ciò che Noè mangiava prima del grande naufragio.

  

 

4. LA PORTA

 

Il povero alla nostra porta viene sempre accolto

Ed anche la gran dama e l’uomo molto importante.

Ai poveri tanto amati, Ruffin porge la minestra,

Degli altri, egli esamina attentamente la grandezza.

Li considera tutti nobili, a tutti rende onore

E li arricchisce tutti dei tesori del suo cuore.


5. IL NOSTRO OLIBORON

  

Come potrei dimenticarti, animale dalle lunghe orecchie

Così lunghe che mai se ne sono viste di simili!

Che servizio rendi a me, povero sciancato!

Ed anche che ricompensa, quando mi hai ben portato!

Quando grazie a te, ho potuto recarmi alla mia cappella,

Vera perla di Lavaur, così devota e così bella!

Quando grazie a te ho potuto far visita ai miei moribondi

E riportare a Dio i miei peccatori pentiti…

 

  

6. CONCLUSIONE

 

Voi la vedete la dolce Provvidenza di Dio,

Vegliando sui suoi figli, ci dà l’abbondanza.

Non lamentatevi dunque, piangete per quelli che l’esilio

Ha disperso lontano e messo in grave pericolo.

Che possano ritornare presto sotto il tuo manto, oh Maria!

Per cantare con noi le gioie della Patria!


 

 


Il mio Crocifisso

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Lo porto dovunque, lo preferisco a qualsiasi cosa.

 

 

Il mio crocifisso

Quando cado, mi rialza,

Quando temo, mi protegge,

Quando soffro mi guarisce,

Quando piango, mi sorride.

 

Il mio crocifisso

È il sole che mi illumina,

La sorgente che mi disseta,

Il nettare che mi nutre

E la bellezza che mi rapisce.

 

Il mio crocifisso

E’ il riparo dove riposo;

Da lui sgorga l’acqua che mi vivifica,

Il sangue divino che ringiovanisce

E il nettare che rinfranca.

 

Oh mio caro crocifisso!

Sostienimi nella mia debolezza,

Soccorrimi nella mia disperazione,

Consolami nell’agonia

E portami nella mia Patria.

 

                                                           (Piccolo Tesoro dell'anima pia)

 

 

 

 


Il mio Cielo


  
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Com’è grande il mio deserto!

Com’è immenso il mio cielo!

Il mio cuore gira e rigira,

E corre in quella direzione!

Dove va? Dove va?

Oh, conosco bene il posto.

Vola verso il cielo!

Vola verso il suo Dio!

Sulla via del cielo

Tracciata dalla Stella,

Vuole seguire il suo cuore,

Oh Vergine immacolata!

 

                                                                                                                  (Lettere alla sua famiglia

 

 

 

 

                                                                                                                                                                      Oh ! felice…


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Felice l’anima che giunge a questa morte, a questo distacco

Assoluto, a questa semplicità nell’amore!

Ecco la vostra vocazione, ed è in questa morte

E questa vita che Dio vi vuole.

Perciò, non affannarsi…mai

Di preoccupazione per i dettagli e le cose materiali.

Tutta la vostra vita deve trascorrere nella visita del cuore nel cuore

Con Gesù, nella tranquillità dell’anima,

Nel silenzio e nel raccoglimento interiore

Che questa visita esige.

Allontanatevi dunque con orrore dalla tentazione, e,

Con il cuore, fissate uno sguardo d’amore su Gesù crocifisso.

Eccolo, l’amore!

 



Preghiera per la Beatificazione del Padre Marie-Antoine clicca qui



                                                          

 

                                              



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